Ovviamente, neanche a dirlo, i "preziosi fornelli" sono le pipe. Strumento meraviglioso, antico quanto l'uomo, attraverso il quale ci immergiamo nel fantastico mondo del tabacco: per assaporarlo e per farci trasportare in luoghi ameni...laggiù, in quei lontani territori dove è nata la storia del tabacco. Storia dove spesso reltà e leggenda si fondono.
Cosa vogliamo condividere con voi in questo articolo?
Voglio, tra le altre cose, stuzzicare la curiosità con qualche “pillola”, a volte aleggiante tra realtà e leggenda, sulla nascita dei principali tabacchi da pipa.
La materia è assai delicata, data la vastità di tabacchi presenti sul mercato, quindi l’intento è quello di fornire alcune semplici informazioni però indispensabili a completare un generico panorama di questo mondo affascinante del fumare la pipa.
Bene, cominciamo quindi il nostro viaggio nel mondo dei tabacchi da pipa!
Sintetizzando in modo estremo i tabacchi da pipa si possono distinguere in due tipologie principali: quelli miscelati e non.
Tant'è che potremmo fare un parallelo ardito con i distillati.
I non miscelati, per il loro sapore così diretto e semplice possono essere paragonati ad un corposo Burbon.
I miscelati invece, per via della vasta gamma di sapori, possiamo paragonarli ad un whisky scozzese.
Le miscele hanno solitamente per base tabacco Virginia o Burley e sono composti con vari tipi di tabacco come quello turco, il Latakia e il Perique.
Il termine Cavendish si riferisce in generale ai tabacchi che sono stati miscelati. Questi raggiungono in quanto a sapore tutta la gamma dall’aspro al dolce.
Fatta questa breve introduzione entriamo nel merito dei tabacchi e dei loro aneddoti
IL VIRGINIA
Il Virginia è sicuramente il più antico tabacco in assoluto.
A quando risale il suo primo raccolto?
Risale al 1612, su iniziativa di John Rolfe, nella colonia inglese a cui Sir Walter Raleigh dette appunto il nome di Virginia.
Sapete perché si chiama Virginia?
Proprio perché Sir Walter Raleigh battezzò la colonia Virginia in onore della regina Elisabetta I, la regina Vergine.
A proposito si Sir Walter Raleigh...
Fu proprio l'inglese Walter Raleigh a conferire un'aura di nobiltà alla pipa. Questo grande navigatore, che scoprì appunto Virginia, prima colonia sul continente americano, solcava gli oceani alla ricerca dell'Eldorado. Alla fine sarà decapitato a Londra su istigazione degli spagnoli: si narra perfino che nel 1618, quando salì sul patibolo, avesse una pipa in bocca!
Si deve comunque a lui se il tabacco ha definitivamente spiccato il volo, passando dallo status di pianta medicinale a quello di piacere.
Un quesito interessante: vi siete mai chiesti quanto pesa il fumo?
Fu sempre Sir Raleigh a porsi il quesito.
E sapete come fece a darsi una risposta?
Per avere la risposta, secondo lui, bastava pesare il tabacco prima di fumarlo, poi la cenere rimasta nel fornello della pipa: la differenza risultante corrispondeva al peso del fumo!
Nella sua vasta gamma di qualità che portano il più delle volte il nome della zona di coltivazione, il Virginia Fuel Cured, trattato con il metodo Bright della cura a fuoco indiretto, rappresenta circa il 60% di tutto il prodotto coltivato negli Stati Uniti.
Il Virginia è la base delle miscele americane e inglesi alle quali fornisce le sue gradevoli componenti di aroma e gusto.
IL BURLEY
Il Burley è il tabacco legato all’epoca del Far West, la grande migrazione dei pionieri verso ovest che quindi cominciarono a coltivare tabacco anche al di fuori delle tradizionali terre dell’East Coast.
Il Burley White, chiamato così per le sue foglie chiare, nacque per sbaglio sulle rive dell’Ohio.
Ebbene si, come accade in molto casi, nacque per sbaglio nel 1864 quando un piantatore che aveva utilizzato sementi acquistate nel Kentucky vide spuntare pianticelle con foglie tanto chiare da fare credere ad una malattia.
Distrusse allora a malincuore il tabacco che riteneva perduto. L’anno successivo ritentò e si ripeté la stessa cosa… questa volta decise però di portare avanti il raccolto. E per fortuna che lo fece!
Ne scaturì infatti una foglia di ottima struttura , fragrante e leggera, con un aroma pieno e ricco e che soprattutto bruciava bene.
Le particolarità del Burley?
La sua particolarità è quella di avere un fumo neutro, né alcalino né acido: questo lo rende un tabacco ideale per le miscele in quanto eccezionalmente adattabile ed equilibratore.
Il Burley scuro, come il Kentucky Burley, curato a fuoco diretto, viene invece impiegato per dare corpo alle miscele.
Il Burley rappresenta circa il 30% della produzione americana. Il migliore cresce in Kentucky, Tennessee e Ohio.
GLI ORIENTALI
Siamo in Turchia e veniamo dall’epoca delle rigide restrizioni imposte al fumo (tra cui la pena di morte) da Murad “il crudele”.
E’ proprio il 1648 quando il sultano Mohamed IV rimosse suddette restrizioni: è da qui che inizia l’era dei preziosi tabacchi orientali. Esotismo, varietà e ricchezza crearono anche un
a certa confusione al punto che vennero chiamati turchi tabacchi anche provenienti da Grecia, Bulgaria e Russia.
Gli orientali sono estremamente variegati per caratteristica e qualità in quanto nelle aree di coltivazione è molto diffusa l’azienda di piccole dimensioni o addirittura di tipo famigliare. Quindi niente grandi piantagioni, ma piccolissimi appezzamenti dove ogni contadino coltiva il proprio tabacco. Piantagioni di collina dove crescono i nobili tabacchi Yaka, su terreni aridi e pietrosi , in foglie piccole e sottili, ma ricche di sostanza e piantagioni di pianura dove si coltivano i più correnti tabacchi Ova di foglia più grande e chiara.
Tra le due qualità principali vi è ovviamente una infinita gamma di varietà intermedie talmente numerose da non consentirne neppure l’elencazione. I tabacchi più pregiati possono comunque suddividersi in tre gruppi principali.
Il primo, per dirlo alla francese è quello dei grandi crus, completi nell’aroma e nel gusto. Tra questi è doveroso segnalare il re dei tabacchi, lo Xanthi Yaka Basma (della regione tra Xanthi e Kavala in Grecia).
Il secondo si distingue per il sapore mentre l’aroma è secondario, di buona combustione, piuttosto scuro. Tra questi i Samsun, il Bafra e il Sakhum Kalup.
Il terzo gruppo comprende i tabacchi Giaur Keny Ka-lup e lo Smyrne Akhisart Kalup.
Essendo degli aromatizzati per eccellenza questi tabacchi non potevano che diventare un ingrediente indispensabile per la preparazione delle più prestigiose miscele.
IL LATAKIA
E’ a tutti gli effetti un orientale. Più che un aromatizzante deve considerarsi un
tabacco condimento.
Le caratteristiche del Latakia?
Molto scuro (praticamente nero) sembra forte ma non lo è.
Non passa indifferente: o piace o no.
Anche sul Latakia aleggiano leggende.
La più accreditata vorrebbe che sia nato dal tentativo di conservazione del tabacco, invenduto sui mercati, da parte dei contadini siriani. Questi avevano l’abitudine di appendere le foglie, per evitare che si guastassero, al soffitto delle loro case, al cui interno ardevano in continuazione focolari dove venivano bruciate sterpi, arbusti e sterco di cammello seccato.
Il fumo che ne scaturiva affumicava così il tabacco impregnandolo di odori.
Questa curiosa usanza fu scoperta da alcuni mercanti europei che, apprezzato il tabacco così trattato, con le loro crescenti richieste favorirono il diffondersi di questa pratica.
Oggi il Latakia viene prodotto anche in Grecia e a Cipro. La procedura di affumicazione è assai diversa come diversi sono i materiali che vengono impiegati… incluso lo sterco di cammello!
IL PERIQUE
E’ un altro caratteristico tabacco condimento, scuro e forte come il Latakia. Sono infatti difficili da distinguersi a vista, ma assaggiandoli quello dei due che lascia una sensazione intensa e un po’ amara è il Perique. Il Latakia non è amaro.
Il Perique è prodotto solo in una limitatissima zona della Louisiana, St. James Parish dove, per un ancora misterioso fenomeno, non riesce a crescere un altro tipo di tabacco.
E’ d’altra parte altrettanto curioso il fatto che il Perique non possa svilupparsi in nessun’altra zona.
Come viene trattato il Perique?
Viene trattato ancora oggi con un metodo scoperto già dagli indiani Choctaw e Chickesaw che abitavano la zona di Grand Point.
Il metodo consiste nel pressare le foglie di tabacco ricavandone un liquido nel quale vengono lasciate macerare e fermentare.
Il Perique è il condimento classico di molte miscele americane e inglesi a cui conferisce aroma e sapore speziato. Solitamente viene usato in percentuali minori del Latakia, certamente a causa del suo costo molto elevato.
IL CAVENDISH
Il Cavendish è probabilmente il vero protagonista dell’attuale fumare la pipa.
Non è una base e neppure un condimento, ma a seconda delle volte è usato per entrambi gli scopi sino a diventare un vero e proprio prodotto finito.
E’ molto diffuso in Inghilterra, Olanda, Danimarca ed America ma anche altrove.
Naturalmente anche sul Cavendish non manca l’abituale leggenda.
Il comandante Cavendish che trasportava in Inghilterra, sul suo vascello, rum e tabacco Virginia fu costretto a stipare una certa quantità di foglie in barili che avevano contenuto il distillato. Il tabacco naturalmente subì una nuova fermentazione e prese un forte sapore di rum.
Il profumo ed il gusto piacquero molto e presto la involontaria esperienza divenne un procedimento sistematico: fare fermentare il tabacco in ambienti saturi di vapori di rum. Nasceva così il Cavendish partendo da tabacchi Virginia e Burley ma a volte con l’aggiunta di qualche altra foglia.
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